Valutazione di stabilità visiva e strumentale degli alberi

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L’analisi di stabilità viene effettuata sia su alberi di piccole dimensioni che su esemplari secolari per verificare lo stato complessivo dell’albero dal punto di vista fitosanitario e strutturale.

La perizia viene effettuata mediante l’utilizzo della tecnica V.T.A. (Visual Tree Assessment= Controllo visuale dell’albero). Lo scopo della perizia è stabilire il livello di pericolosità degli alberi presi in esame, attribuendo loro una delle quattro classi di rischio A-B-C-D denominate “Classi PaC” (Classi di propensione al Cedimento), oltre che definire le operazioni di conservazione e messa in sicurezza più idonee e predisporre un opportuno piano di interventi pluriennali per evitare danni a fabbricati, cose ma soprattutto a persone.

Gli alberi sono un valore la cui cura puntuale e tempestiva garantisce anche la nostra sicurezza ed il nostro benessere. E’ cosa di tutti i giorni, per un tecnico, un professionista o un operatore del verde, doversi esprimere in merito alla pericolosità di alberi radicati all’interno di parchi, giardini o lungo alberate stradali. Studi scientifici effettuati dal Prof. C. Mattheck, dell’Università di Karlsruhe (Germania), hanno dimostrato che i difetti statici interni di un albero sono solitamente collegati a determinati sintomi visibili esternamente. Il metodo VTA, valutato su basi biomeccaniche, consiste nel riconoscimento visuale di segnali e sintomi esterni caratteristici di avvertimento nel linguaggio corporeo dell’albero, permettendo l’identificazione dei soggetti arborei a rischio statico.

Un albero che abbia subito traumi (eventi atmosferici, patologie, interventi di manutenzione non corretti, potature errate) mette in atto processi di crescita al fine di ripristinare il suo assetto ottimale di equilibrio tra radici, fusto e chioma. Attraverso l’analisi visiva, verificando cioè la chioma, la presenza di parti di legno secco, chiome codominanti con corteccia inclusa, cordoni, corpi fungini, ferite, radici strozzanti, cancri, masse tumorali o altri sintomi, interpretando cioè il linguaggio corporeo dell’albero, è possibile diagnosticare il suo stato di salute e quindi intervenire correttamente.
Nel caso in cui nell’analisi visiva si riscontrassero delle anomalie strutturali e sintomi esterni correlati a difetti statici interni, si dovrà procedere all’effettuazione di più approfondite misurazioni strumentali attraverso l’utilizzo di apparecchiature specifiche per la valutazione dei tessuti legnosi interni.

Per un’indagine precisa e dettagliata si ricorre al Resistograph, strumento per l’analisi del legno, che attraverso la resistenza alla preforazione ha la funzione principale di quantificare e posizionare eventuali aree di decadimento interno su tronco, cordoni radicali, zone sottostanti il colletto e branche principali, soprattutto nella zona del castello.
Tutte le procedure operative sono definite dal protocollo SIA ISA e le note operative si rifanno agli standard EAC.